L’obiettivo del fotografo sosta con pazienza nelle sale del museo e si concentra sulla relazione imprevedibile che le opere creano con il pubblico, nell’intento di documentare una sorta di sfuggente fenomenologia. Ecco il mobile sistema di relazioni che lega o separa opera e visitatore, celebrando la mobilità delle prospettive, la varietà delle interpretazioni.
Il portfolio diviene espressivo contributo a quello che, oggi come ieri, si propone come il grande teatro dell’arte.