Sguardi Riflessi

Una mostra fotografica di: Lucia Baldini, Camilla Catrambone, Guido Cozzi, Gildardo Gallo, Jerry Lee Ingram, Daniela Tartaglia

 a cura di Mauro Cenci

Inaugurazione giovedì 3 ottobre 2013, ore 18,30 – presso Selfhabitat, viale De Amicis 169/175

Un gioco di riflessi per sei sguardi diversi. Un gruppo di fotografi professionisti si è confrontato con il tema dello specchio, oggetto dell’arredo e metafora di molto altro, per realizzare una mostra, unica nel suo genere, negli ambienti di Selfhabitat, negozio di design e arredamento di Viale De Amicis. I loro scatti, inediti e originali, pensati appositamente per la mostra “Sguardi Riflessi”, sono accolti e contestualizzati nello spazio di Selfhabitat rivelando tutta la loro valenza artistica, a suggerire una funzione della fotografia imprescindibile nel mondo dell’abitare.

La mostra, curata da Mauro Cenci, verrà inaugurata giovedì 3 ottobre 2013 (ore 18,30) e resterà a disposizione del pubblico (ingresso libero) fino al 2 novembre.

A prestare la propria interpretazione dello specchio sono Lucia Baldini, Camilla Catrambone, Guido Cozzi, Gildardo Gallo, Jerry Lee Ingram, Daniela Tartaglia.

Cosa c’è dietro lo specchio

Riflesso luminoso, riflesso mentale, riflesso fisico, riflesso intellettuale sono declinazioni di un unico termine, reale quanto illusorio e incontrollabile. In qualsiasi apparenza si manifesti, si tratta sempre di una distorsione della realtà che non corrisponde in nessun caso ad un doppio perfetto. Lo specchio diventa il paradigma delle sfumature che la figurazione può assumere sia da parte di chi osserva, sia da parte di chi interpreta. Il mezzo fotografico è l’unico attraverso l’interpretazione dell’artista a cogliere le diverse sfumature, anche coesistenti, sia in uno scatto che riprenda un aspetto della realtà circostante, sia che sia frutto di una rielaborazione successiva dell’immagine.

Gli autori

Ecco che per Lucia Baldini (autrice tra le altre cose del progetto All’improvviso i musei a Firenze realizzato con la Soprintendenza) lo specchio è un gioco ironico in cui la rappresentazione realistica degli oggetti e del sé riflesso diventano inganno.

Camilla Catrambone (il suo recente Ritratti di famiglia è stato recensito dalle principali testate mondiali) utilizza lo specchio come strumento di indagine del proprio Io.

Guido Cozzi (cofondatore della Atlantide Phototravel, agenzia specializzata in reportage di viaggio) utilizza l’effetto caleidoscopio per rielaborare architetture della Firenze rinascimentale.

Gildardo Gallo (nato in Messico, specializzato in fotografia di ritratto) gioca con lo specchio come vanità, strumento per capire che niente e nessuno è lo stesso.

Daniela Tartaglia (consulente iconografica, insegnante e socia fondatrice della Fondazione Studio Marangoni di Firenze) utilizza lo specchio per l’indagine sulla natura, quale primaria forma d’arte.

Infine Jerry Lee Ingram (laureato al MacMurray College in Illinois, Usa, lavora a livello internazionale nel mondo della moda) partecipando al lavoro di Sguardi riflessi, lascia alla riflessione dello spettatore l’interpretazione dei suoi scatti.